«Clio - scrive Schaufelberger citando Magritte - è creata per riunire in sé tre aspetti della memoria, memoria archeologica, memoria storica e costituenda memoria dell’attualità: memoria storica i settanta anni della fondazione dell’AND, memoria archeologica Museo Domenico Ridola, memoria costituenda il momento dell’evento.
Molte valenze si uniscono in questo progetto carico di valori culturali ed emotivi, difficile il compito di curare un allestimento così poliedrico nei suoi vari aspetti sia storici, sia di diversità di opere presentate: un oggetto può implicare che vi sono altri oggetti dietro di esso».
A complemento del dialogo fra installazione e reperti archeologici esposti al Museo Ridola, è prevista, inoltre, la performance di quindici studentesse dell’Accademia Nazionale di Danza, impegnate in un’azione coreografica, con contrappunti drammaturgici e musicali a ricordare le tappe dell’itinerario artistico e performativo della mostra, per un omaggio alla fondatrice, Jia Ruskaja, con rievocazioni dell’orchestica, disciplina da lei stessa ideata, su ispirazione duncaniana e dalcroziana, che veniva affiancata allo studio della Tecnica Accademica. Interferenze allora di un passato remoto e prossimo su cui poter costruire la scena del presente.
La coreografia è curata dal Direttore Artistico dell’Accademia Nazionale di Danza, Enrica Palmieri, assistita, per la parte relativa all’orchestica da Lilli Cascio [responsabile dei costumi della mostra] e dalla docente Elisabetta Cello. Quella dell’AND è una mostra che si nutre dello spazio ospitante e della sua umanità, una combinazione di spazi e tessuti, forme e colori. Una “transumanza” a nutrimento di quegli abiti che hanno assunto altre funzioni, diventando nuovi segni per nuovi significati. In tale ottica all’allestimento parteciperanno “attivamente”, assieme agli scenografi dell’Accademia, gli allievi del Liceo Artistico Carlo Levi di Matera che, accompagnati dalle docenti Angela Reale e Marta Salonna, saranno impegnati nella fase di allestimento della mostra e delle prove coreografiche. Con l’esposizione dei costumi storici tra il Polo Museale di Basilicata e l’AND si consolida la sinergia nata in occasione del Master di 2° livello L’Archeologia del gesto che si svolgerà la prossima primavera nei Musei Archeologici di Matera, Metaponto e Policoro.
Un percorso formativo teso ad esplorare i tratti etnocoreutici del bacino del Mediterraneo, attraverso lo studio, la didattica interattiva, i laboratori e le visite didattiche al ricco patrimonio archeologico del territorio [coloro che fossero interessati possono consultare il bando http://www.accademianazionaledanza.it/news-didattiche/02-10-2018/master-larcheologia-del-gesto-proroga-iscrizioni-e-dilazioni-pagamento/ ] L’inaugurazione si terrà Venerdì 30 novembre 2018 alle ore 19.30. Interverranno Marta Ragozzino, Direttrice del Polo Museale della Basilicata; Salvatore Adduce, Presidente della Fondazione Matera – Basilicata 2019; Enrica Palmieri, Direttrice dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma e curatrice della mostra. Saranno presenti tutti gli artisti che hanno partecipato con le loro installazioni alle precedenti esposizioni: Alfredo Pirri, Luigi Battisti, Giuseppe Stampone, Matteo Fato, Bianco-Valente, Eugenio Tibaldi e Marco Neri.
Sabato 1 dicembre 2018, alle ore 11.30 la mostra sarà presentata agli organi di informazione, che potranno assistere alla replica della performance coreutica. Gli operatori dell’informazione avranno modo di confrontarsi direttamente con la curatrice e con gli artisti che hanno partecipato alle precedenti edizioni. L’incontro è aperto al pubblico.
Domenica 2 dicembre [giornata gratuita in tutti i musei stati italiani], alle ore 11.30, sarà replicata l’azione coreografica delle allieve dell’Accademia Nazionale di Danza. Questa iniziativa condivisa da Polo Museale, vede la maggiore istituzione formativa italiana nel campo della danza classica approdare nella Città dei Sassi, e segna un ulteriore tassello nel percorso di Matera – Basilicata Capitale Europera della Cultura 2019 dietro l’angolo!